Berlinale al femminile: La Religieuse

Come aveva già anticipato il direttore Dieter Kosslick, nella nostra intervista, la 63esima edizione della Berlinale, avrebbe visto protagoniste le donne, che sono state chiamate ad interpretare o a dirigere molti temi femminili di grande attualità.

Abbiamo scelto ed analizzato brevemente per voi lettori quattro film: Layla FourieVic+Flo ont vu un oursGloria; La Religieuse.

In questo articolo parliamo di La Religieuse.

Ecco un altro film dedicato al tema dell’omosessualità femminile, questa volta però tra le immacolate suore, realizzato dal regista Guillaume Nicloux.

La pellicola è una riduzione cinematografica del libro dello scrittore Diderot.

Questa storia era già stata interpretata in precedenza ed era stata proposta al Festival di Cannes, nel 1966, sotto la regia di Jaques Rivette, con Anna Karina nel ruolo di protagonista e con il titolo: “Suzanne Simonin, la Religieuse de Diderot”.

Immediatamente dopo la presentazione al festival, il film è stato vietato con questa motivazione: “La suora ferisce i sentimenti e le convinzioni della popolazione cattolica”.

Il film è stato riabilitato nel luglio 1967 con una grandissima affluenza di pubblico.

Tornando al film di Guillaume Nicloux, la parte principale della protagonista, la novizia Suzanne è interpretata magistralmente dall’attrice Pauiline Ètienne (nata nel 1989 in Belgio).

Suzanne è la terza figlia di una famiglia borghese, i cui genitori, la obbligano a intraprendere la strada religiosa, costringendola a vivere in un convento. Suzanne è però una donna con una forte personalità, che riuscirà a sopportare, dapprima, forti umiliazioni inflittale da suor Christine (Louise Bourgoin) e in seguito le molestie sessuali della madre superiora, interpretata dalla sempre brava Isabelle Huppert.

Attraverso gli occhi del regista Guillaume Nicloux, Suzanne diventa una donna emancipata e libera. Al contrario della pellicola di Jaques Rivette, dove la novizia alla fine commette il suicidio.

Ed è una novità di Guillaume Nicloux l’inserimento nella trama della Madre Superiora omosessuale. Azzeccate anche le attrice scelte per interpretare i ruoli. Se non si avevano dubbi con attrici già affermate come Isabelle Huppert, ha sorpreso invece la giovanissima Pauiline Ètienne, classe 1989.

Guillaume Nicloux, nato il 3 agosto 1966 in Francia, è regista, sceneggiatore, attore e scrittore con all’attivo 9 romanzi.

di Emilio Esbardo

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