Letteratura underground, Vorlesebühne, Hip Hop e Graffiti a Berlino

Berlino negli anni ’90 ha visto nascere e crescere il fenomeno della letteratura underground fatta dai giovani e rivolta ai giovani, che la vivono, assieme al teatro e a tutte le altre attività culturali, come un diversivo e un’alternativa alle discoteche della vita notturna. Gli autori della scena letteraria si esibiscono in locali, dotati di Vorlesebühne (“Palcoscenici da letture”) e leggono ad alta voce le loro storie, accompagnati da uno sfondo musicale.

Essi scrivono soprattutto per intrattenere, e raccontano la “banale quotidianità” (molto spesso utilizzando lo slang berlinese), ad esempio scrivendo di un passero, della spesa, del dentifricio, del vicino, della bicicletta, etc. etc.:

La finestra sul cortile

Tu sei di nuovo

nuda nella mia cucina

ed io vorrei

essere il mio vicino

che desidera essere me [1]

Elementi fondamentali sono la spontaneità e la teatralità delle letture, ossia fondamentale è anche come lo scrittore legge, la voce e la mimica. La letteratura underground comprende differenti gruppi di scrittori come quelli della Social Beat o della Slam Poetry, i quali organizzano delle vere e proprie gare di rima che vengono decise dal pubblico. Durante la lettura si canta e si balla.

Hip hop e graffiti

Esistono altri tipi di scrittori che hanno avuto un grande peso nella cultura underground berlinese e che non possono essere ignorati. Mi riferisco agli scrittori di graffiti e dei testi di musica hip hop che sono particolarmente presenti a Kreuzberg, a causa della difficile situazione dei turchi che hanno difficoltà ad integrarsi, e in alcuni quartieri dell’ex Berlino est, per la forte disoccupazione e per i disagi sociali. Infatti, i giovani riescono ad uscire da una vita fatta di criminalità e droga grazie ai loro “sfoghi artistici”, ovvero graffiti e musica hip hop [2]. Ecco cosa dice Adrian Nabi, scappato di casa perché costretto dal padre a lavorare sin dalla tenera età:

Copertina del film “Status Yo!”

Per capire ancor meglio questo fenomeno dilagante tra i giovanissimi basta guardare il film Status Yo! – Kino von der Strasse, dove il regista mirabilmente, a ritmo e rime di hip hop e graffiti, riesce a narrare le vite di alcuni ragazzi nella capitale e termina con uno di quei leggendari party della Berlino degli anni ’90. Sullo sfondo il disagio sociale di persone ai margini della società.

di Emilio Esbardo


[1] Poesia di Rober Weber in: Ahne, Spider, Stein, Tube, Weber, Lt. Surf, Die Surfpoeten, Voland & Quist, Dresden und Leipzig, 2004, pag. 40

[2] Nell’hip hop le rime sono importantissime, sicché esso è una fusione di genere letterario e musicale.

[3] Articolo di Adrian Nabi e Tamara Domentat, Hip Hop leben: Positiv denken und handeln in: Oliva Henkel / Tamara Domentat / René Westhoff, Spray City – Graffity in Berlin, Schwarzkopf, Berlin, 1994, pag. 132-134

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