di Emilio Esbardo
“Le sono molto grato, Signor Presidente, per le espressioni di amicizia e di stima rivolte al mio Paese e per la calorosa accoglienza che mi ha riservato oggi a Berlino”.
È iniziato così il discorso della conferenza stampa del neoeletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolto al Presidente tedesco Joachim Gauck.
Il resto del discorso di Mattarella si è incentrato soprattutto sulla necessità del superamento della crisi europea e del fondamentale ruolo che giocano Italia e Germania. “Viviamo una fase importante e delicata del cammino intrapreso, quasi settant’anni fa, dai Padri Fondatori”, ha affermato: “l’Europa deve cambiare passo. Deve risolvere le crisi che la scuotono all’interno e mostrarsi capace di affrontare, con coerenza e condivisione di intenti, quelle che emergono ai propri confini. Le crisi interne hanno monopolizzato il dibattito europeo degli ultimi anni (…) L’Europa deve riprendere a crescere, a sviluppare la propria integrazione. Soltanto così potrà continuare ad alimentare le speranze delle nuove generazioni. Queste sono le più duramente colpite dalla crisi e aspirano a traguardi di crescita ambiziosi e alla loro portata (…) Sono certo che Germania e Italia saranno accomunate dallo stesso laborioso slancio ideale”.
Sergio Mattarella è giunto a Berlino su invito del Presidente Gauck, il quale, durante la conferenza stampa, si è complimentato per i successi nostrani: “Siamo molto colpiti dalla velocità del riforme attuate dal governo italiano”. Ed ha aggiunto: “Sono contento che lei abbia scelto Berlino per la sua prima visita all’Estero”. Tra i presenti vi era anche il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
Dopo l’incontro con Gauck, Mattarella ha visitato dapprima Il memoriale del Muro a Bernauer Straße ed in seguito si è recato in Cancelleria. Ad attenderlo vi era Angela Merkel, che ha posato divertita di fronte ai fotografi, abbandonando il suo portamento serio che la contraddistingue.
Al termine della giornata, dopo aver incontrato i rappresentati italiani presso l’Ambasciata, il Presidente ha preso l’areo per Bruxelles.