di Giulia Bianchi
L’ex segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e fautore principale della caduta del Muro, ha esortato la Germania e la Russia ad un riavvicinamento. Molto pericolose, infatti, sono diventate le tensioni tra la Russia e l’Europa.
Questa sera 7 novembre alle ore 17.00, di fronte alla stampa nazionale ed internazionale, Gorbaciov ha tenuto un discorso al Checkpoint Charlie, uno dei simboli più conosciuti della Guerra Fredda. Qui, il 25 ottobre 1961, si sono confrontati i carri armati americani contro quelli russi, provocando quasi una guerra, che sarebbe stata una catastrofe per l’umanità.
Checkpoint Charlie, unico punto dove le due superpotenze si sono affrontate direttamente, era un posto di blocco a Friedrichstraße, che separava il settore americano da quello sovietico.
Il nome Charlie deriva dalla terza lettera dall’alfabeto fonetico americano. Oltre al sopracitato Checkpoint Charlie, in Germania c’erano altri due blocchi di confine: il valico autostradale di Helmstedt (Checkpoint Alpha), che separava le due Germanie; il valico di Dreilinden (Checkpoint Bravo), che separava Berlino ovest dalla DDR.
L’evento è stato organizzato da Cinema for Peace.
Cinema for Peace (Cinema per la pace) è stata fondata, a seguito degli eventi dell’11 settembre 2001, con il sostegno di personalità del mondo della politica, dell’economia e dei media, per combattere, attraverso la cinematografia, le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti umani a livello internazionale.
Il fondatore di Cinema for Peace è il produttore sloveno Jaka Bizilj.
Tra le celebrità che hanno appoggiato il progetto ci sono, tra gli altri, Michail Gorbaciov, Nelson Mandela, Sean Penn, Richard Gere, Ben Affleck, Bono, Bill e Hillary Clinton, Nicole Kidman e il Dalai Lama.