In una seduta speciale, in un piovoso pomeriggio del 2 settembre, il parlamento tedesco si è riunito per discutere del risultato finale della commissione d’inchiesta sui tragici e tristi omicidi compiuti dal gruppo terroristico di destra NSU.
La commissione era composta da membri di tutti i partiti politici guidata da Sebastian Edathy dell’SPD.
Il Presidente del Bundestag Norbert Lammert ha aperto la seduta rivolgendosi direttamente ai familiari delle vittime che sedevano sulla tribuna degli ospiti insieme al Presidente della Germania Joachim Gauck.
Le sue sono state parole di cordoglio e di scuse per quello che è successo sul territorio tedesco: “Ci sentiamo legati a voi”, ha detto.
Tra il 2000 e il 2007 sono stati uccisi 10 persone, tra cui otto turchi ed un greco.
“I diritti fondamentali in questo Paese”, ha aggiunto, “sono validi per tutti senza distinzioni di provenienza”.
Dopo un sentito applauso per il bel discorso di Lammert, ha preso la parola Sebastian Edathy, il quale ha sottolineato, che la forza di uno stato di diritto che si rispetti non è quello di non fare errori, bensì di riconoscerli e “attuare in modo che non si ripetano”.
Queste serie di omicidi hanno fatto scalpore a causa della leggerezza con cui le autorità avevano affrontato il problema, negando che dietro ad ognuno di questi delitti ci fosse dietro un’organizzazione criminale ben organizzata.
La riunione si è contraddistinta da tutte le altre, perché i partiti, di fronte ad un atto così grave, hanno avuto la saggezza di cooperare su qualsiasi punto.
Lo si è potuto percepire, ad esempio, quando Eva Högl dell’SPD si è complimentata con il suo collega della CDU Clemens Binninger, per il suo lavoro ed impegno.
La sintonia era necessaria affinché, per dirla con parole sempre di Sebastian Edathy, “il violento estremismo di destra non venga mai più sottovalutato e banalizzato come nel passato”.
E anche perché, come ha detto da parte sua Norbert Lammert, “questo ci riempie di stupore e vergogna”.
Subito dopo le elezioni, i nuovi eletti al Parlamento formeranno un’ulteriore commissione d’inchiesta per chiarire molti altri punti oscuri.
testo e foto di Emilio Esbardo